Per l’attività dei circuiti internazionali bisognerà attendere ancora, ma intanto sono ripartiti i primi tornei a livello locale per testare la preparazione in seguito al lungo stop. Le prime risposte, per i tennisti della Federazione Sammarinese Tennis, sono ampiamente positive.
Marco De Rossi è volato in Germania per prendere parte ad una tappa della Bundesliga, Coppa a squadre di terza categoria, dove il sammarinese ha giocato insieme a dei compagni tedeschi. De Rossi ha vinto il suo singolo con un doppio 6-1 e ha trionfato anche in doppio per 6-1 6-4. La prossima tappa è prevista per fine agosto.
“E’ stato stupendo tornare a competere dopo il lungo stop forzato – commenta – e farlo vincendo è stato un ottimo inizio. Ora bisogna solo sperare che la situazione generale migliori e che potremo tornare a competere nelle manifestazioni internazionali”.
Buona la prima, dunque, per De Rossi e buona la prima anche per Jack Langley Chapman (a sinistra nella foto), giovane australiano che da oltre un anno si allena sul Titano.
Mercoledì sera, superando con un doppio 6-4 il 3.1 Lorenzo Ciacci, testa di serie numero 1 del tabellone, si è aggiudicato la vittoria del Memorial Angelo Campanacci, torneo di terza categoria maschile andato in scena al Tennis Club Cantiano.
Per Chapman si tratta della prima vittoria in Europa, da quando ha deciso di lasciare l’Australia per affinare la sua preparazione tennistica nel Vecchio Continente.
"Sedici mesi fa sono venuto a San Marino in cerca dell'ambiente giusto per proseguire il mio viaggio nel tennis – racconta -. Avevo preso per la prima volta una racchetta in mano solo tre anni prima, in occasione del mio diciassettesimo compleanno, ma ho da subito capito che il tennis sarebbe stato il mio futuro. Sapevo di avere molto da recuperare e, dopo tre anni di duro lavoro, insieme alla mia famiglia sono giunto alla conclusione che per accelerare il mio sviluppo avevo bisogno di un approccio più mirato. La decisione di lasciare la mia famiglia e trasferirmi dall'altra parte del mondo per inseguire il mio sogno è stata molto difficile, ma a San Marino nel giro di poche settimane ho trovato una seconda famiglia. Dalla Federazione, ai miei allenatori, ma anche gli altri giocatori, tutti mi hanno molto supportato”.
Avrebbe dovuto esordire qualche mese fa, ma poi ci si è messa di mezzo la pandemia.
“Ripensandoci è difficile da credere: la sera prima del mio primo torneo, a Bari, in Italia e San Marino è stato chiuso tutto a causa del Covid. I successivi sessantadue giorni da solo, in un appartamento, sono stati difficili, ma quando sono potuto uscire di nuovo al sole ero ancora più sicuro che il tennis fosse il mio futuro. Con quasi un anno e mezzo di allenamento a San Marino alle mie spalle, ho finalmente potuto disputare il mio primo torneo a Cantiano. Se pensavo che avrei vinto il mio primo torneo? No… o forse sì! Pensandoci bene sapevo che sarebbe potuto accadere”.
Una vittoria da condividere con tante persone.
“Da fuori il tennis sembra uno sport molto individuale. Visto dall'esterno, sei solo tu, la palla e un avversario dall'altra parte della rete. In realtà, però, è uno sport di squadra completo! Senza Gavan Chapman, che oltre ad essere mio padre è stato anche allenatore e mentore negli ultimi 4 anni, Giorgio Galimberti e la sua squadra, il mio attuale allenatore Stefano Galvani, il preparatore atletico Marco Martino e tutta la Federazione Sammarinese Tennis, il mio livello di tennis non sarebbe vicino a com’è oggi. Sono davvero entusiasta di questo risultato, ma il lavoro non si ferma qui”.
Si ferma ad un passo dal tabellone finale, invece, l’avventura di Lorenzo Tamagnini e Simone De Luigi nel torneo Open maschile del CT Venustas di Igea Marina, il trofeo “Il Ritorno” (1.000 euro di montepremi). Dopo le vittorie dei giorni scorsi, i due titani si sono dovuti arrendere ieri contro Fabio Gradara e Luca Cramarossa, rispettivamente n. 8 e n. 6 del tabellone.